Mirada e Cabeceo fanno parte di un codice del Tango ma in Italia molti praticano l’invito sociale
Mirada e Cabeceo o invito sociale? In Italia si dibatte spesso tra i praticanti di Tango in merito al modo più opportuno per invitare al ballo. Prima di entrare nel merito, vediamo come funzionano:
- Mirada, l’atto di guardare intensamente colei o colui con cui si vuol fare la tanda.
- Cabeceo, il gesto di assenso, più o meno accennato, che si fa con il capo in risposta alla Mirada.
- Invito sociale avviene verbalmente, con un gesto della mano o con un inchino.
I ballerini di Tango, quelli che praticano almeno da un anno, si suddividono in:
- Praticanti e sostenitori assoluti di Mirada e Cabeceo
- Praticanti di Mirada e Cabeceo con elasticità (possono con tranquillità farne anche a meno)
- Praticanti dell’invito sociale
Quando si va in una Milonga allestita per favorire Mirada e Cabeceo, le donne sono sistemate da un lato e gli uomini da un altro. Non sono previsti tavoli di accorpamento gruppi e talvolta, non di rado, capita di trovarsi di fronte a più file di sedie destinate alle donne, in questo caso, l’uomo, dovrebbe aver affinato talmente bene la tecnica ed essere in grado di calibrare una Mirada a “pallonetto” o con “effetto ad uscire”, questo, per evitare spiacevoli fraintendimenti. Quando si decide di partecipare ad una Milonga con allestimento Mirada e Cabeceo, si dovrebbero seguire alcune regole; le donne ad esempio, dovrebbero evitare di fare gruppetto e mettersi a parlare tra loro con insistenza.
I sostenitori assoluti di Mirada e Cabeceo sono solitamente abbastanza rigidi e rifuggono ogni altro sistema di invito.
Chi vive il Tango con più elasticità, è capace di adattarsi alle varie situazioni e riesce a godersi la maggior parte delle serate a cui partecipa. Che in una Milonga si pratichi Mirada e Cabeceo o un invito più leggero e meno schematico come il sociale, la buona educazione è sempre un biglietto da visita molto gradito e accettato da tutti. Mirare la donna o l’uomo, con la discrezione di uno sguardo, fa parte di un certo tipo di intendere il Tango ma di sicuro, non è l’unico modo per invitare ad una tanda. Non esiste un modo di invitare buono per tutti, di contro, esistono le buone maniere ed il rispetto, da elargire a piene mani.
Infine, poniamoci qualche domanda:
- E’ giusto importare col Tango, oltre alla musica e ai movimenti, anche dei codici nati in ambienti fondamentalmente lontani e diversi dalla nostra cultura?
- Possono, detti codici, essere considerati anacronistici e del tutto superati dall’evoluzione della società?
- E’ giusto tornare alla divisione in sala di uomini da una parte e donne dall’altra o questo, crea uno schema che limita la spontaneità e la libertà di intendere il proprio Tango?